Non ti sembra di stare in Italia al Quarto piano di questo funzionale palazzo congressuale alla periferia di Rimini, dotato di un comodo parcheggio. A riportarti nei confini ci pensa la cucina, affidata al bravo Silver Succi, il migliore forse dei tanti allievi di Gino Angelini, con una cucina che è legata al territorio, interpretato con una finezza che è rara a vedersi in riviera romagnola, quasi del tutto priva di pesanti rimandi dialettali. Le cose migliori? la leggera ed elegante tartare, il bilanciato fagottino di crostacei, cotture meno precise nei cannelloni e nell’ombrina un pò troppo sovrastata. Anche la sala, e siamo al completo, si muove bene e con un buon ritmo. In conclusione un locale poco tipico, ma dove il territorio è più rispettato che altrove.