Furnirussi, dal nome del rudere all’entrata, una specie di trullo (furni) poggiato sulla terra rossa. E dietro a questo “furni” c’è tanta roba: 12 ettari di fihceto, fors eil più grande d?Europa e sicuramente quello meglio tenuto con tutte le varietà catalogate e ben ordinate. E al centro una bella struttura moderna, arredata con grande misura e gusto in ogni dettaglio. Gli ampi spazi amplificano la serenità del lugo, la Spa è accogliente, la piscina un vero lago attorno al quale è un piacere camminare, rilassarsi, respirare l’aria pura di questa terra. Gestisce la famiglia De Santis, in primis Luigi che sà come accogliere e dare senso all’ospitalità. Non ultimo è la ristorazione. Curata la colazione, ottimo il pane e la focaccia che da queste parti hanno particolare valore gastronomico. il pesce arriva dai due versanti, adriatico e ionico e si può scegliere il meglio. Come dire che è squisito. E la cucina asseconda di buon grado con forse un pò troppa generosità sui due primi indubbiamente opulenti. Il momento peggiore è l’ultimo, quando si chiude il cancello alle spalle: Ganache si vorrebbe suicidare pensando a tutte le corse sui prati che ormai sono solo un ricordo.