L’Osteria è piccola, semplice con tavoli proprio da osteria. Però già si capisce dal servizio che c’è gente giovane e capace e quello che arriva in tavola è davvero sorprendente considerando che siamo in un piccolo borgo un pò sperduto sulle colline alte del Chianti. In cucina due giovani: Juan Quintero e Giulio Scarma, ambedue sotto i trentanni. E la loro cucina è davvero divertente: l’origine columbiana permette a Juan di affrontare i nostri prodotti con occhio distaccato e atteggiamento dissacrante. Così nascono soluzioni originali, che spesso centrano l’obiettivo e quindi dimostrano che c’è stoffa in questo ragazzo. Meglio il cuore di palma della melanzana un pò coperta, meglio la cruda di manzo del taco di mais, meglio i ravioli di anatra di un risotto un pò troppo lento, meglio il manzo di 90gg di frollatura del piccione al mole. Il tocco originale arriva pure ai dessert: il panforte di fegatini, il dumpling al sanguinaccio, la fettunta con gelato al miso. In sala come dicevamo è il giovane e sveglio Riccardo Maccioni. Unico grosso appunto è il menù, una serie di proposte poco comprensibili che poco lascia intravedere cosa poi arriverà sul tavolo, in compenso i prezzi sono più che corretti.
Giovanna Stianti
Un bellissimo borgo sulle colline alta di Radda acquisito da tanti anni ormai dalla famiglia Mascheroni Stianti che negli anni lo ha rimesso a nuovo (senza stravolgere anzi mantenendo la semplicità del contesto) e lo ha aperto all’ospitalità. Oltre alla cantina e al frantoio c’è anche l’Osteria (vedi post a parte) e la bottega del pane ed altri prodotti da assaggiare e comprare.