Noi di Witaly abbiamo sempre creduto fortemente nella ristorazione d’albergo. Mangiare e dormire ai massimi livelli nello stesso luogo è una fonte non solo di piacere ma anche di tranquillità e di certezze. L’occasione per ribadire questo concetto ci viene dall’ultima presentazione del programma delle festività avvenuta alcuni giorni fa al Rome Cavalieri Waldorf Astoria del gruppo Hilton, forse considerato uno dei più grandi in Italia e sicuramente della capitale. E’stato presentato tutta una serie di argomenti invernali che potranno stimolare e incuriosire i clienti e gli avventori, molto numerosi in un albergo che ha più di 400 stanze e molti luoghi di incontro e servizi. La ristorazione è decisamente un argomento appealing che incuriosisce, che attrae i più ,e per Natale o ancora prima di Natale, quindi per Halloween , e per il thanksgiving, sfruttiamo questo sentire comune per trovarci e magari festeggiare, mangiare e incontrarci. Poi arriva il Natale ,che come tutti noi sappiamo è una festa religiosa, ma ormai anche pagana, se vogliamo laica e che con tutte le sue golosità e con i dolci dell’executive pastry Chef Dario Nuti del ristorante Uliveto, presenterà sicuramente dei sapori inediti del più tradizionale panettone. Un albergo grande come il Waldorf Astoria sicuramente è il luogo ideale anche per fare il famoso brunch, che in uno spazio così grande e così variegato è una gioia per gli occhi e per il palato. Il brunch di Natale, nel segno della tradizione ,proposto dall’executive Chef Fabio Boschero, dallo sous Chef Stefano Tantari e dall’Uliveto team, sarà probabilmente un investimento notevole, ma sarà un’esperienza da ricordare con la spettacolare vista su tutta la città.
Chi deciderà di trascorrere il giorno di Natale al Cavalieri Waldorf Astoria, alla riscoperta di antichi e tipici sapori, potrà godere e degustare anche il menù dello Chef Heinz Beck del ristorante La Pergola con 490,00 euro a persona, con l’abbinamento di prestigiose etichette provenienti dalla cantina dello stesso ristorante. Un Natale più vintage e tradizionale, che rispecchi un po’ più di calore umano, caratterizzato da gusti, usanze e rituali da tramandare di generazione in generazione.